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Il 21 dicembre scorso, la casa di accoglienza Dono di Maria è stata avvolta da un'atmosfera di particolare calore e luce, grazie alla celebrazione della VII edizione della Festa della Misericordia. Questo evento annuale, che si rivolge con grande affetto e attenzione alle signore ospiti, ha incarnato un profondo spirito di solidarietà e condivisione.
p1601 La particolarità di quest'anno ha risieduto nella scelta di organizzare la festa direttamente all'interno della struttura, un'iniziativa resa possibile dalla stretta collaborazione e dal generoso impegno di Sister Mark, superiora della casa, e del lavoro di squadra in particolare dei soci: Lucio Mancini, Lucio Monacchi, Claudio Piacentini, Rocco Del Grosso, Gianfranco Marcelli, Daniele Dongiovanni e da Giampiero Giamogante che ha facilitato la selezione del catering.
Tutti hanno contribuito a rendere questo momento

tanto speciale a dimostrazione della solidarietà e dell'unione che caratterizzano i membri dell'associazione. Uno dei momenti più toccanti della serata è stato senza dubbio il taglio della torta millefoglie, offerta dal sodalizio, che ha preceduto la distribuzione di regali natalizi alle ospiti e alle suore presenti. In segno di riconoscimento e gratitudine, le suore hanno omaggiato i partecipanti con un presepe realizzato dalle signore ospiti, simbolo di speranza e di luce in questo periodo di festività. L'evento ha anche segnato l'occasione per dare il benvenuto a Sister Gabrielle, la nuova madre superiora della casa, di origine francese, che prende il testimone da Sister Mark. Questo passaggio rappresenta un momento significativo di continuità nel servizio dedicato a chi si trova in difficoltà, con un sentito ringraziamento a Sister Mark per il suo impegno e amore. “La Festa della Misericordia - ha detto il dirigente della sezione caritativa dell'associazione Pietro e Paolo, Sergio D'Alessandro, si conferma non solo come un evento di celebrazione e condivisione, ma anche come un potente simbolo di solidarietà ricordandoci l'importanza di essere sempre vicini a chi vive situazioni di difficoltà”.

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Nei recenti mesi di attività, per il Gruppo Allievi sono state organizzate diverse visite culturali e pellegrinaggi religiosi.
Domenica 4 febbraio, gli Allievi si sono riuniti a Piazza dell’Oratorio per celebrare la Santa Messa presso la chiesa del Santissimo Crocifisso, al rione Trevi, in presenza del principe Don Prospero Colonna. Dopo la celebrazione, gli Allievi hanno visitato Palazzo Colonna. Dal XIV al XVI secolo, l’edificio ha costituito una fortezza per la famiglia Colonna. Fu uno dei pochi monumenti a non essere attaccato durante il sacco dei lanzichenecchi, grazie ai buoni rapporti diplomatici della famiglia Colonna con l’Imperatore Carlo V d’Asburgo. Nel corso del XVII secolo il palazzo venne trasformato nell’attuale gioiello barocco grazie al talento artistico di Gian Lorenzo Bernini, Antonio del Grande e Carlo Fontana. Il 18 febbraio gli Allievi hanno effettuato un’escursione nel territorio dell’antica Abbazia di Farfa, nel reatino. Alla fine della mattinata è stata celebrata la Santa Messa nella chiesa dell’abbazia. La fondazione del monastero risale al VI secolo, per volere di San Lorenzo Siro.
L’abbazia è oggi diretta da una comunità di monaci Benedettini cassinesi, insediatasi all’inizio del secolo scorso. Dal 15 al 17 marzo si è tenuto il ritiro spirituale quaresimale, ad Assisi, per ripercorrere i temi della spiritualità francescana. I giovani del gruppo sono stati ospitati presso l’hotel Domus Pacis, situato vicino alla Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola.

Dopo l’arrivo, gli Allievi hanno celebrato i Vespri presso la chiesa nel complesso del convento di San Damiano. La serata si è conclusa con la veglia di preghiera sulla tomba del beato Carlo Acutis, presso il Santuario della spogliazione. Il beato, definito il “Frassati milanese” per la sua testimonianza di Fede generosa e contagiosa, rappresenta un attraente, contemporaneo esempio per i giovani cristiani. La giornata di sabato è iniziata con la Santa Messa nella Basilica di Santa Chiara, presso la tomba della santa. Quindi il gruppo si è diretto in pellegrinaggio presso il santuario dell’Eremo delle Carceri, sul monte Subasio. In origine il luogo sacro era costituito da un semplice blocco roccioso, con grotte usate come celle per i singoli frati e un piccolo Oratorio centrale. In seguito, all’inizio del 1400, per impulso di san Bernardino da Siena, venne costruita una piccola Chiesa, il Coro, il Refettorio e il Dormitorio per la comunità. Il cuore spirituale del complesso è costituito dalla grotta di San Francesco, dove il santo era solito pregare e riposare sulla nuda roccia. Durante il pomeriggio gli Allievi hanno visitato la Basilica Papale di San Francesco d’Assisi, eretta nel 1230, pregando sulle spoglie del santo e recitando i vespri con i frati. Nell’ultimo giorno di ritiro è stata celebrata la Santa Messa presso l’Altare della Basilica Papale di Santa Maria degli Angeli. Dopo un momento di riflessione comunitaria per condividere l’esperienza vissuta nel Gruppo Allievi, i ragazzi sono rientrati a Roma.

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