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Periodico dell'Associazione

 

News 2020

15 Novembre 2020 - Solenne Promessa del neo socio Aniello Donnarumma

Nel pomeriggio di domenica 15 novembre 2020, presso l’abside della basilica di San Giovanni in Laterano, si è svolta durante la Santa Messa la cerimonia della solenne promessa del neosocio Aniello Donnarumma, posticipata rispetto a quella degli altri aspiranti del biennio 2018-2020 che si è tenuta nel mese di giugno a causa degli impegni lavorativi all’estero del neosocio.
La Santa Messa, organizzata nel pieno rispetto delle normative di sicurezza sanitaria, è stata celebrata dall’Assistente Spirituale Mons. Joseph Murphy e concelebrata dal Vice Assistente Mons. Ivan Santus. Hanno presenziato il Presidente Dott. Stefano Milli e una rappresentanza del Consiglio di Presidenza e dei tutor, i familiari del neosocio e molti soci che hanno frequentato con lui il biennio di formazione appena concluso.
Nell’omelia il celebrante, dopo aver ricordato l’importanza del luogo, la Cattedra del Vescovo di Roma, ha preso spunto dalla Formula della Promessa pronunciata dal neosocio per analizzarla in maniera completa ed approfondita.
L’impegno alla testimonianza di vita cristiana, propedeutico alle attività operative che vengono richieste ad un socio nei servizi, l’apostolato e la fedeltà al magistero del Sommo Pontefice, soprattutto in questi tempi difficili, sono stati gli aspetti su cui di più il celebrante ha posto l’accento, oltre ad un richiamo al Vangelo della Domenica, nel quale si mette in evidenza la necessità di sfruttare al meglio i talenti che si ricevono.
Al termine della cerimonia, in un clima di gioia, è stata consegnata al neosocio la tessera di riconoscimento dell’Associazione. Un bel pomeriggio di serenità e dedizione all’Associazione in questo periodo complicato.

Marco Adobati

3 ottobre 2020 - Consegne delle Onorificenze Pontificie e delle Medaglie Associative

Sabato 3 ottobre, nella Sede del nostro Sodalizio, si è svolta la cerimonia per la consegna delle Onorificenze Pontificie e delle Medaglie Associative concesse ed assegnate per l'anno 2019.
Per garantire il rispetto delle norme di sicurezza anti-COVID le Medaglie Associative sono state consegnate alle ore 9.00 dal Presidente mentre le Onorificenze Pontificie sono state consegnate dall’Assistente Spirituale, capo del Protocollo della Segreteria di Stato, alle ore 11.00. Hanno presenziato all’evento anche i membri del Consiglio di Presidenza e della Segreteria Associativa.
Durante i due incontri alcuni soci hanno preso la parola per offrire una loro testimonianza: dediche e ringraziamenti, spesso commossi, dedicati sia a coloro che li hanno introdotti in Associazione che ai soci con i quali, in spirito di squadra, hanno condiviso i servizi nelle varie Sezioni dell’Associazione.
La consegna di questi riconoscimenti, ha concluso nel suo intervento l’Assistente Spirituale, non costituisce un punto di arrivo, bensì un ulteriore incoraggiamento per le attività future, con particolare riferimento al delicato periodo storico che tutti noi stiamo vivendo a causa della pandemia. Allo stesso modo, anche il Presidente ha voluto esprimere le proprie felicitazioni verso i premiandi con un intervento di ringraziamento.

Marco Adobati

28 giugno 2020 - Giuramento dei nuovi Soci

Domenica 28 giugno, nella suggestiva cornice della Basilica Papale di San Giovanni in Laterano si è svolta la Santa Messa in occasione della promessa dei nuovi soci dell’Associazione.
La funzione è stata presieduta da Sua Eminenza Reverendissima il Sig. Card. Angelo de Donatis, Vicario di Sua santità per la Diocesi di Roma, e concelebrata dal nostro Assistente Spirituale Mons. Joseph Murphy insieme con il Vice Assistente Spirituale Mons. Ivan Santus.
Ben 36 nuovi soci, provenienti dal Gruppo Aspiranti e dal Gruppo Allievi hanno pronunciato insieme la Promessa, invitati dal Presidente dell’Associazione Dott. Stefano Milli. Nell’omelia il celebrante ha speso delle belle parole di vicinanza, apprezzamento e ringraziamento per le attività dell’Associazione.
Alla cerimonia, tenuta nel pieno rispetto delle prescrizioni delle norme sanitarie emergenziali del periodo, hanno partecipato, oltre ai nuovi soci, un ristretto numero di familiari ed una rappresentanza dell’Associazione guidata dal Consiglio di Presidenza.

Marco Adobati

1 Marzo 2020 Ritiro Spirituale Soci ed Aspiranti

Il 1° marzo, prima domenica di Quaresima, nonostante le preannunciate avverse condizioni meteorologiche e il blocco totale della mobilità stradale, Soci ed Aspiranti si sono raccolti presso la Casa di Esercizi Spirituali dei Padri Passionisti al Celio, per il primo ritiro spirituale del 2020.
All’interno del suggestivo sito, con splendide vedute su luoghi eterni che riconducono alle origini della più vera cristianità romana, l’Assistente Spirituale Mons. Joseph Murphy ci ha guidato nell’accogliere importanti riflessioni di meditazione, dapprima attraverso l’ascolto e in un secondo tempo attraverso l’esame di coscienza.
L’incontro è iniziato con le Lodi Mattutine, presiedute da Mons. Murphy, alle quali sono seguiti due momenti di contemplazione spirituale. Padre Giovanni Pelà, dei Padri Passionisti, ha introdotto la meditazione sulla Quaresima, appena iniziata. A seguire, la liturgia della parola e l’omelia della Santa Messa, presieduta da Mons. Murphy e concelebrata da Padre Pelà, hanno contribuito ad arricchire la mattinata con ulteriori spunti di riflessione spirituali, diretti al cuore.
Dopo il pranzo conviviale, la giornata si è conclusa con la toccante Via Crucis, protetti dalle intemperie all’interno del quadriportico del plesso edilizio della Casa. Ad accompagnare il rito, le riflessioni di San Paolo della Croce, fondatore della Congregazione della Passione di Gesù Cristo.
L’incontro certamente è stato un bel momento di grazia per iniziare nel migliore dei modi la Quaresima.

Filippo Cascone

28 febbraio 2020 - Visita alle Sale Ottagone

Venerdì, 28 febbraio 2020, suggestiva visita alle Sale Ottagone della Basilica di San Pietro con il Dott. Pietro Zander, Responsabile della Necropoli Vaticana e delle Antichità Classiche.
Otto stanze a forma ottagonale progettate da Antonio da Sangallo il Giovane, nel 1530, a ventisei metri di altezza dalla pavimentazione della Basilica, collocate a coppie per ciascuna delle quattro cappelle angolari sottostanti la cupola, e ricavate all’interno delle colonne per alleggerire le strutture portanti. Di seguito i loro nomi: le sale della Trasfigurazione e della Bugia sopra la Cappella Clementina; le sale di Simon Mago e della Guarigione sopra la Cappella Colonna; le sale della Navicella e della Resurrezione di Tabita sopra la Cappella dei Santi Michele e Petronilla; le sale di San Basilio e di San Girolamo sopra la Cappella Gregoriana.
Questi grandi ambienti furono impiegati per diversi scopi: in alcune sale furono conservate le attrezzature del grande cantiere di San Pietro, altre vennero adibite a veri e propri laboratori d’arte, dove lavorarono i più importanti architetti ed artisti del Rinascimento e del Barocco. Anche l’Archivio Storico della Fabbrica si trova nelle Sale Ottagone, sopra la Cappella Clementina: contiene preziosi codici, eleganti legature miniate, miscellanee di carte sciolte di autografi e i disegni dei più grandi architetti che contribuirono alla costruzione della Basilica, oltre una cospicua documentazione pergamenacea, bolle papali, patenti e decreti del Collegio Cardinalizio.
Durante la visita all’interno delle sale di San Basilio e San Girolamo, i soci hanno potuto ammirare e perfino entrare all’interno del più importante modello del Rinascimento, il grandioso e monumentale progetto ligneo (abete e tiglio) della prima Basilica di San Pietro. Caratterizzato da due altissime torri campanarie, con una cupola a sesto rialzato a doppio tamburo, il modello in scala 1:33 è stato curato da Antonio da Sangallo il Giovane, per commissione di Papa Paolo III (1539). Per la realizzazione occorsero sette anni di lavoro e la considerevole somma di 7.800 scudi d’oro.
Successivamente, la visita è proseguita con la riproposizione fotografica del Monumento funebre di Papa Paolo II Barbo (1417-1471) di 11,40 metri di altezza, realizzato da Giovanni Dalmata e Nino da Cipro, originariamente collocato nell’antica Basilica Costantiniana, con gli originali rilievi sepolcrali rappresentanti le Virtù Teologali: Fede, Speranza e Carità. Tra i rilievi di straordinaria bellezza, inoltre, i soci hanno potuto ammirare le raffigurazioni di alcuni episodi biblici: la tentazione di Adamo ed Eva, la nascita di Eva da una costola di Adamo, la Resurrezione di Cristo, e infine la lunetta raffigurante le scene di un Giudizio Universale precedente a quello dipinto da Michelangelo Buonarroti nella Cappella Sistina. In questa rappresentazione Cristo Salvatore è accompagnato alla sua destra dalla schiera degli Eletti, con l’apostolo Pietro e il profeta Giovanni Battista, mentre sulla sinistra si trova l’apostolo Paolo. Accanto al Cristo, è collocato anche Papa Paolo II, con il “Triregno”, la tiara con le tre corone rappresentanti il triplice potere del Papa: Padre dei principi e dei Re, Rettore del Mondo, Vicario di Cristo. Le anime dannate, invece, sono collocate in basso a sinistra, trascinate da due demoni nelle profondità delle fiamme eterne.
Un’altra meraviglia che i partecipanti hanno potuto ammirare è il modello ligneo (tiglio) della monumentale cupola della Basilica di San Pietro, opera di Michelangelo Buonarroti. Il progetto, in scala 1:15, è stato realizzato fra il 1558 e il 1561, ispirandosi alla concezione della doppia calotta progettata da Filippo Brunelleschi per la Cattedrale di Santa Maria del Fiore in Firenze. Due calotte (una interna ed una esterna) di forma emisferica in cui la calotta inferiore svolgeva il ruolo portante mentre la calotta superiore rivestita in lastre di piombo, che si espandeva con il caldo e si restringeva con il freddo, svolgeva un ruolo di protezione.
Michelangelo uniformò le superfici con un ordine gigante corinzio ed intervenne nella zona absidale con una struttura muraria, avvalendosi di paraste di ordine gigante alle quali sovrappose un’alta cornice, realizzando un tamburo ritmato da colonne binate (accoppiate) terminazioni di potenti contrafforti affiancati da grandi finestroni alternativamente timpanati o centinati.
La visita si è quindi conclusa con lo studio del modello della cupola di Luigi Vanvitelli, chiamato urgentemente ad intervenire a causa delle importanti crepe comparse a metà del 1700 sulla cupola interna già edificata. Per pianificare l’intervento, il Vanvitelli compì accurati studi insieme al matematico Giovanni Poleni da Padova, riproducendo le crepe sul modello ligneo della basilica di Michelangelo. Tra il 1743 e il 1748 iniziarono dunque i lavori per la messa in sicurezza della cupola.
Il Poleni, ispirandosi alla resistenza della Cupola di Santa Margherita in Montefiascone, costruita da Carlo Fontana tra il 1670 e il 1674, inserì un sistema di contenimento di “catene”: sei giganteschi anelli di ferro, il più grande con un diametro di sessanta metri, che bloccarono per sempre le lesioni, posti strategicamente soprattutto nel tamburo e nella parte più bassa della calotta.

Luca Valente

20 Febbraio 2020 - Sergio D’Alessandro nuovo Presidente della Conferenza di San Vincenzo

In data 20 febbraio il dirigente della Sezione Caritativa, dr. Sergio D’Alessandro è stato eletto presidente della Conferenza di S. Vincenzo de’ Paoli. D’Alessandro succede al compianto prof. Luigi Fioravanti venuto a mancare il 17 ottobre. L’elezione a responsabile della Conferenza di “San Pietro Apostolo” in Vaticano, che si ricorda aderisce alla Confederazione Internazionale delle società vincenziane, sottolinea l’importanza che all'interno della nostra Associazione gode il carisma del suo fondatore: Federico di Ozanam, prossimo a salire agli onori dell'altare.gsv Fin dal 1939 infatti e sotto la guida dell’allora cappellano mons. Amleto Tondini - le attività caritative delle opere vincenziane hanno accompagnato da sempre quelle dell'accoglienza e della particolare testimonianza di vita cristiana e fedeltà al Santo Padre della nostra Associazione. “La nomina a Presidente di questa Conferenza in Vaticano – ha detto ringraziando per la sua elezione il dirigente della Caritativa – mi riempie di gioia e anche di orgoglio. La storia della Conferenza è infatti sempre stata parte integrante della nostra storia e vita associativa". Curiosità. Come da tradizione, con l'elezione alla Società vincenziana di un dirigente della caritativa, le due cariche, quella vincenziana e quella caritativa, ritornano a coincidere in una stessa persona.

Antonello Cavallotto

8 Febbraio 2020 - Visita alle catacombe dei Santi Marcellino e Pietro

Tra sabato 8 e domenica 9 febbraio la Sezione Culturale ha organizzato un interessante viaggio alla scoperta di una tra le più affascinanti aree archeologiche cristiane della Roma sotterranea.
Guidati dal Socio ex Guardia Svizzera Matthias Giger e dal Dirigente della Sezione Culturale Marco Adobati, i partecipanti hanno visitato le suggestive catacombe dei Santi Marcellino e Pietro e l’adiacente Mausoleo di Sant’Elena (329 d.C.).
Le catacombe dei Santi Marcellino e Pietro sono situate al di sotto dell’omonima chiesa, al terzo miglio della via Labicana, all’interno di un complesso monumentale denominato “ad duas lauros” comprendente il Mausoleo di Sant’Elena e l’antica necropoli degli Equites singulares Augusti, guardia personale dell’imperatore Costantino.
Le gallerie sotterranee si snodano in oltre 87 cubicula, camere sepolcrali finemente affrescate, risalenti alla seconda metà del III secolo d.C. Dopo una spiegazione introduttiva sull’area archeologica, il Socio Matthias Giger ha fornito ai presenti una puntuale descrizione delle origini dei sepolcri scavati nel tufo. Le catacombe, articolate in tre livelli a 16-18 metri di profondità, si estendono lungo una superficie di 18.000 m², per un totale di 17 kilometri di gallerie nelle quali trovarono sepoltura oltre 15.000 dei primi cristiani. Le catacombe dei due santi martiri nel 304 d.C., durante le persecuzioni dell’imperatore Diocleziano, si estendono in un dedalo di corridoi rettilinei di 25 metri di lunghezza c.d. “cunicoli”, contenenti ognuno undici tombe sepolcrali, loculi, realizzate dagli antichi fossores, i c.d. “scavatori”, operai specializzati inseriti probabilmente nell’organizzazione ecclesiastica, che oltre allo scavo delle gallerie e dei loculi provvedevano alla sepoltura, alla manutenzione, all’assegnazione e alla compravendita delle tombe.
Scendendo al primo e al secondo livello delle catacombe, luogo di culto e pellegrinaggio dei primi martiri cristiani, fortemente ripreso da Papa San Damaso (366-384 d.C.), i soci hanno potuto ammirare nell’itinerario dei cubicula gli affreschi più belli dell’arte paleocristiana, con raffigurazioni riprese dai testi sacri, come il Buon Pastore, la Resurrezione di Lazzaro, San Daniele tra i leoni, Santi Marcellino e Pietro, Santi Tiburzio e Gorgonio, la moltiplicazione dei pani, il profeta Giona e la balena, ma anche scene di banchetti e delle Quattro stagioni.
Particolarmente affascinante e suggestiva la visita alle tombe contenenti le lastre di mamo originali con le incisioni anagrafiche dei defunti e con simboli cristiani; parimenti gli innumerevoli cubicoli come quello di Susanna e del fossore e gli arcosoli decorati con affreschi parietali.
La visita si è conclusa con l’ingresso al Mausoleo di Sant’Elena, edificio a pianta circolare, costruito dall'imperatore Costantino tra il 326 e il 330 d.C. originariamente destinato alla propria sepoltura, poi utilizzato come sepolcro per Elena, madre dell'imperatore, morta nel 328 d.C. Il monumento ospita un modello ligneo dell’antico mausoleo, oltre innumerevoli reperti archeologici sepolcrali, nonchè il meraviglioso sarcofago in porfido contenente le reliquie di Sant’Elena.

Luca Valente

26 Gennaio 2020 - Santa Messa della prima Domenica della Parola di Dio e Assemblea generale

Domenica, 26 gennaio, raccolti nella Cappella dell’Associazione, numerosi soci hanno partecipato alla Santa Messa della prima Domenica della Parola di Dio, presieduta da Mons. Roberto Lucchini, Vice Assistente del Sodalizio, prossimo al commiato dall’Associazione per la recente nomina a Consigliere della Nunziatura Apostolica in Messico. Ha concelebrato l’Assistente Spirituale Mons. Joseph Murphy. Nell’omelia Mons. Lucchini ha commentato la lettura del Vangelo secondo Matteo (Mt 4,12-23), sottolineando come gli Apostoli ignorassero completamente il vero significato della venuta del Messia. Solo in un secondo momento si sarebbero ampliati i loro orizzonti, permettendo così l’adempimento della missione evangelica attraverso le loro opere, secondo la volontà di Dio. Mons. Lucchini ha quindi proseguito: San Paolo ci fornisce un insegnamento importante: ognuno ha la propria storia personale ma nessuno è refrattario alla Parola di Dio. Infatti, siamo tutti di Cristo. Il primo dono di grazia è l’invito di Papa Francesco a celebrare la Liturgia della Parola, che si rivela alla nostra comunità in quanto Chiesa. Il popolo ha visto una grande luce, è la presenza di Cristo in mezzo a noi, una parola di conversione, una parola di salvezza. Nella lettura di San Matteo, riprendendo la parabola del profeta Isaia, Gesù chiama i primi discepoli per nome: essi non hanno consapevolezza di come la loro vita stia per cambiare, ma immediatamente lo seguono. Anche noi pertanto, dobbiamo affidarci a Dio, attraverso l’aiuto di Maria, per essere totalmente in comunione con il Signore. La Parola del Signore è unica: è Parola di Salvezza. Il Vice-Assistente ha quindi espresso il suo ringraziamento per i cinque anni di servizio trascorsi nell’Associazione Santi Pietro e Paolo. Al termine della celebrazione eucaristica si è tenuta l’Assemblea Generale del Sodalizio, con i neoeletti rappresentanti del Consiglio di Presidenza. Mons. Murphy, aprendo i lavori dell’Assemblea ha espresso le proprie felicitazioni: È una gioia salutare tutti i soci, formulo calorosi auguri per l’inizio dell’anno nuovo e prego Dio che ci sia vicino. […] Il nostro Sodalizio nasce per il Santo Padre, occorre rinnovare il nostro impegno di sacrificio. È doverosa una parola di gratitudine per la vostra professionalità e per i sacrifici esemplari. Ringrazio Stefano Milli e tutti i Soci per il generoso contributo e la continua dedizione. Un saluto a don Roberto per la sua nuova missione come Consigliere della Nunziatura Apostolica in Messico, ricordandogli che ha sempre casa in Associazione. Un ringraziamento al vecchio Consiglio di Presidenza, al Collegio dei Revisori e a tutti coloro che prestano il loro tempo libero per la gestione del Sodalizio. In previsione della celebrazione del 50° anniversario dell’Associazione (1971-2021) saranno effettuati dei lavori di restauro del Salone delle Conferenze. Il Presidente Milli ha voluto ringraziare Mons. Lucchini a nome di tutto il Sodalizio, con il dono di un crocifisso in avorio antico del 1800, segno dell’affetto sincero di tutti i soci. Dappiù, il Presidente ha ricordato: per la celebrazione del 50° Anniversario dell’Associazione nel 2021 è stata creata un’apposita Commissione, già al lavoro per il programma dei festeggiamenti. Nel corso dei prossimi mesi inizieranno i lavori di ristrutturazione dell’ingresso e del Salone delle Conferenze. Nel 2020 ricorre anche il 10° Anniversario del Gruppo Allievi e a giugno presteranno giuramento i soci della cosiddetta seconda giovinezza, mentre un numero maggiore di soci parteciperà ai servizi della Sezione Caritativa al dispensario delle Missionarie della Carità in Vaticano, Dono di Maria. L’impegno per l’anno in corso sarà la crescita di tutte e tre le sezioni dell’Associazione. A seguire hanno preso parola i singoli dirigenti delle varie Sezioni, illustrando i vari programmi per l’anno sociale 2019-2020.

Luca Valente

16 gennaio 2020 - Incontro con la Conferenza di San Vincenzo de’ Paoli

Giovedì 16 gennaio 2020, per la prima volta dalla fondazione (1938), la Conferenza di San Pietro Apostolo in Vaticano e l’Assistente Spirituale Mons. Murphy, unitamente al Presidente, hanno ospitato nei Saloni dell’Associazione il XVI Presidente Generale internazionale della Società San Vincenzo de' Paoli, il brasiliano Dott. Renato Lima De Oliveira, assieme ad una nutrita delegazione, composta dal Presidente nazionale italiano, Antonio Gianfico, dal Presidente del Consiglio Centrale di Roma, Giuliano Crepaldi, dal Reverendissimo Padre Giuseppe Guerra, postulatore della causa di canonizzazione del Beato Federico Ozanam fondatore della Società San Vincenzo de Paoli, dalla Reverendissima Madre Stefania delle Suore Vincenziane “Missionarie della Carità” presso il dispensario di Santa Marta in Vaticano.
Successivamente all’Adorazione Eucaristica e alla recita del Santo Rosario nella Cappella dell’Associazione, l’incontro è proseguito nella Sala Conferenze con la presentazione della medaglia della beatificazione del Beato Federico Ozanam e con la consegna da parte del Presidente Generale della Conferenza di San Pietro Apostolo in Vaticano di numerosi doni, in specie, una sacra reliquia del Beato Federico Ozanam. L’Associazione ha omaggiato il Presidente De Oliveira con la Medaglia Commemorativa per i 40 anni del Sodalizio.
La conferenza è continuata con i ringraziamenti del Presidente Generale per l’importante evento promosso. La fondazione della Società San Vincenzo de' Paoli risale al 1833 - ha ricordato il Presidente Generale - e oggi presenta oltre 800.000 soci effettivi e più di un milione e mezzo di volontari nel mondo. Il Dott. De Oliveira ha evidenziato come l’esistenza da più di ottant’anni della Conferenza in Vaticano consolida ulteriormente la presenza della famiglia Vincenziana nella Santa Sede. La presenza della Conferenza dei Santi Pietro e Paolo qui in Vaticano è una dimostrazione importante del fatto, che, con Fede, Dio risponde alle preghiere dei Suoi figli. I poveri sono ovunque e non si tratta soltanto di persone prive di mezzi economici e materiali, ma soprattutto di bisognosi di una buona catechesi che permetta loro di conoscere il Mistero della Santa Trinità e della vita di Gesù. Il mondo ha bisogno di Dio, ha bisogno di amore, e i Vincenziani esistono per aiutare la Chiesa in questa missione evangelizzatrice per i poveri. In effetti, credo la povertà spirituale dell’umanità sia molto più grande della povertà materiale.
Mons. Murphy, ringraziando per la visita storica del Presidente Generale internazionale, ha sottolineato altresì l’importanza dell’incontro quale fondamentale incoraggiamento per il Sodalizio a proseguire sulla buona strada per il sostegno dei più bisognosi, contro la povertà materiale e la povertà spirituale.
A fortiori, il Presidente Milli ha ricordato come le origini dell’Associazione e la missione affidata al Sodalizio da Papa Paolo VI affondino le radici nella Guardia Patina D’Onore di Sua Santità, di cui la Conferenza San Vincenzo de Paoli è sempre stata parte integrante e imprescindibile attraverso il comune percorso di accoglienza, fede e servizio verso il prossimo, in specie verso i più bisognosi, evidenziando in particolare quanto sia importante accogliere con il sorriso il prossimo e di quanto questo sorriso sia utile all’evangelizzazione, al fine di far sentire le persone accolte e benvenute, come ripetutamente affermato da Sua Santità Papa Francesco.
La conferenza si è quindi avviata alle conclusioni, rafforzata dai comuni propositi, con un’agape fraterna e con le foto ricordo dell’evento storico sotto il motto della bandiera Vincenziana servendo nella speranza.

Luca Valente